Settembre 1997, Dario Ianes: "Chiudiamo gli istituti e pensiamo a nuovi servizi". Polemiche, ma anche dialogo
Una dichiarazione del presidente de La Rete scatena polemiche, ma anche una riflessione sui servizi
Un autunno davvero "caldo" quello della cooperativa La Rete nel 1997, data la portata e l'intensità delle polemiche seguite alle dichiarazioni sul quotidiano L'Adige del presidente Dario Ianes in merito all'opportunità di una chiusura degli istituti di ricovero per persone con disabilità, e nello specifico della struttura Casa Serena gestita da ANFFAS.
L'articolo che ha scatenato il dibattito risale al 16 settembre 1997 quando Ianes, commentando lo stanziamento di 13 miliardi di lire a favore di ANFFAS per la ristrutturazione dell'istituto Casa Serena di Cognola, auspicava che l'utilizzo di quelle risorse culminasse con la chiusura della struttura per costruire, al suo posto, "un sistema di risposte alternative e migliori ai bisogni dei ragazzi disabili ospitati".
La speranza del presidente de La Rete era dunque che ANFFAS facesse la sua parte, impegnandosi progettualmente per "realizzare nella città una rete alternativa di piccole realtà adeguatamente attrezzate, di interventi intensivi a sostegno delle famiglie, di coinvolgimenti creativi del volontariato".
Grandi polemiche hanno accompagnato queste parole, che hanno colpito molto il mondo del sociale trentino e scatenato un dibattito che ha avuto ampia eco sui giornali locali, come testimoniano le numerose lettere che sono pubblicate a margine e ha dato vita a un incontro pubblico sul tema, con studiosi ed esperti di caratura nazionale e e tutte le parti in causa della vicenda, svoltosi nel gennaio del 1998.
Ianes ha successivamente chiarito, in un corsivo sulla rivista della cooperativa, come molte polemiche fossero frutto di un malinteso: "Non era (non è) mia intenzione criticare l'operato e l'organizzazione di Casa Serena: non è in discussione il fatto se essa funzioni bene o male (...) Non era mia intenzione ignorare o sottovalutare le difficoltà delle famiglie, le loro sofferenze e i motivi che le hanno spinte a trovare in Casa Serena un luogo di vita per il proprio figlio. Aiutare le famiglie è da 10 anni l'obiettivo principale della nostra cooperativa e cerchiamo di fare il possibile per comprendere profondamente le difficoltà dei familiari (...) Credo che le necessità di ristrutturare Casa Serena possano essere lo stimolo per un' "operazione coraggio" da parte dell'ANFFAS: chiamare a raccolta le altre realtà dell'handicap e i cittadini di Trento per realizzare un sistema di comunità integrate nel tessuto vivo delle relazioni sociali".